martedì 6 maggio 2008

La Super Aguri si ritira

Kimi Raikkonen in vista del prossimo GP a Istanbul in Turchia è carichissimo e spiega di nuovo che partire in pole è un grandissimo vantaggio:"A Istanbul la pole position è un 'must'. Secondo Kimi Raikkonen, per vincere il gran premio di Turchia bisogna partire davanti a tutti. Il campione del mondo si prepara al quinto appuntamento del Mondiale di Formula 1, che domenica fa tappa a Istanbul. Il pilota parla dal suo sito ufficiale: "Dopo la gara di Barcellona non ci sono stati test. Scommetto che tutti i top team hanno fatto con attenzione i compiti per batterci in Turchia. Non c'è motivo per essere preoccupati, anche la Ferrari andrà veloce", dice il finlandese. "Se guardate i tracciati su cui abbiamo corso - aggiunge Raikkonen -, vedrete che Istanbul è impegnativo come il circuito del Gp di Malesia o quello del Gp del Bahrain. Beh, la Ferrari ha vinto entrambe le gare e questo ci autorizza a pensare che saremo ancora molto competitivi".
La Super Aguri lascia la Formula 1. L'annuncio è arrivato dal fondatore della scuderia, Aguri Suzuki, arresosi alla crisi finanziaria che ha travolto la squadra dopo il disimpegno della Honda Racing. Ieri gli uomini del team, che da oggi cessa ogni attività, erano stati praticamente bloccati all'ingresso del paddock in occasione del Gran premio di Turchia. Nei primi quattro appuntamenti della stagione la Super Aguri non ha raccolto punti, mentre nell'ultima prova del Mondiale, sul circuito di Montmelò, Sato aveva chiuso al tredicesimo posto (Davidson si era ritirato).
La scuderia aveva debuttato nel circus a novembre del 2005 arrivando a conquistare i primi punti iridati nel Gp di Spagna dello scorso anno. Nel Mondiale 2007, il team ha chiuso la stagione in nona posizione. "Purtroppo da oggi il team cessa le sue attitivà", scrive in un comunicato il patron Suzuki, che nel novembre 2005 aveva coronato "il sogno" di partecipare al Mondiale con un suo team. L'avventura è durata 2 anni e 4 mesi. "La squadra - dice Suzuki - ha gareggiato contro rivali sostenuti da case costruttrici ed è riuscita ad ottenere i primi punti dopo solo 22 Gp, terminanto al nono posto nel Mondiale 2007". Poi, però, sono cominciati i guai finanziari. "La rottura del contratto da parte della SS United Group Company Limited, che avrebbe dovuto essere un nostro partner, ha privato il team di sostegno finanziario e ha provocato problemi immediati". L'appoggio della Honda, che dall'inizio ha sostenuto l'iniziativa di Suzuki, non è stato sufficiente. "Con l'aiuto della Honda abbiamo cercato in qualche modo di continuare a far funzionare il team", spiega il patron. Ma il tentativo è naufragato quando si sono arenate le trattative per la cessione della scuderia agli investitori legati al Magma Group.

Tratto da www.gazzetta.it

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