
Intanto a Maranello gli ingegneri hanno formulato un ipotesi che potrebbe essere la causa del guasto.
"C'è poco da dire dopo il primo weekend della stagione - spiega Kimi-. L'unica cosa positiva è che è già archiviato. Abbiamo avuto dei problemi sin da sabato e non abbiamo potuto mai agire come avevamo programmato. Siamo molto delusi, è ovvio. Non conta sapere cosa avremmo potuto fare venerdì, sabato o domenica perchè, in ogni caso, non avremmo finito la gara. Non siamo gente che si piange addosso: è inutile farlo e non serve a cambiare il risultato. E se penso che, nonostante tutti i problemi, siamo riusciti a portare a casa un punticino, allora si riesce anche a trovare un aspetto positivo in questa settimana australiana. Quanto sarà importante questo punto lo scopriremo solo alla fine dell'anno".
"La mancanza di affidabilità è un problema serio ma a Maranello stanno tutti lavorando duramente per risolverlo - ha proseguito il fonlandese -. Non sono preoccupato della competitività della macchina. Sappiamo di avere una buona vettura. Dobbiamo riuscire ad essere competitivi in ogni fase del weekend perchè se si è costretti a partire dietro si finisce per rimanere bloccati nel traffico, com'è successo a Melbourne. La partenza è stata molto buona ma i sorpassi restano difficili e si devono prendere dei rischi, anche quando si hanno davanti vetture più lente". In vista di Sepang è ottimista: "In Malesia ho vinto la mia prima gara, nel 2003. Possiamo fare bene, a patto di avere l'affidabilità. Farà caldo ma non certo più caldo di quanto abbia fatto a Melbourne. Sarà un Mondiale lungo e dobbiamo cercare di fare sempre il massimo dei punti possibili. Ho fiducia nella squadra, che non perde mai di vista l'obiettivo, come tante volte ha dimostrato: la Ferrari tornerà davanti".























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