domenica 2 novembre 2008

Massa, la vittoria più amara Lewis campione del mondo

1. Felipe Massa (Bra) Ferrari 1h34'11"435 (media 189,222 km/h);
2. Fernando Alonso (Spa) Renault + 13"298;
3. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari + 16"235;
4. Sebastian Vettel (Ger) Toro Rosso + 38"011;
5. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes + 38"907;
6. Timo Glock (Ger) Toyota + 44"368;
7. Heikki Kovalainen (Fin) McLaren-Mercedes + 55"074;
8. Jarno Trulli (Ita) Toyota + 1'08"463;
9. Mark Webber (Aus) Red Bull + 1'19"666;
10. Nick Heidfeld (Ger) BMW-Sauber + 1 giro;
11. Robert Kubica (Pol) BMW-Sauber + 1 giro;
12. Nico Rosberg (Ger) Williams + 1 giro;
13. Jenson Button (Gbr) Honda + 1 giro;
14. Sebastien Bourdais (Fra) Toro Rosso + 1 giro;
15. Rubens Barrichello (Bra) Honda + 1 giro;
16. Adrian Sutil (Ger) Force India + 2 giri;
17. Kazuki Nakajima (Jap) Williams + 2 giri;
18. Giancarlo Fisichella (Ita) Force India + 2 giri;
Ritiri: David Coulthard (Gbr) Red Bull (1° giro); Nelson Piquet Jr. (Bra) Renault (1° giro). Giro record: Felipe Massa (Ferrari) 1'13"736.

SAN PAOLO (Brasile), 2 novembre 2008 - Felipe Massa ha vinto il GP del Brasile, Lewis Hamilton, quinto, è il campione del mondo del 2008. Ma dietro a tutto questo c’è la storia del GP forse più indimenticabile ed emozionante della storia di questo sport. Che oggi ha eletto il più giovane iridato del suo albo d’oro. Un campione degno, oggi sull’orlo di una seconda clamorosa batosta come l’anno scorso: a due giri dalla fine si è visto togliere il quinto posto da Sebastian Vettel.
DIABOLICA REGIA - Una diabolica regia aveva infatti scatenato la pioggia a 5 tornate dal traguardo e Lewis è sembrato andare in bambola ancora. Ha sbagliato una frenata e Vettel gli si è messo davanti. Col sesto posto il titolo era di Massa, la Torcida è esplosa. Ma alla penultima curva Vettel e Hamilton hanno passato la Toyota di Glock che non si era fermato a cambiare le gomme. L’incredibile è diventato realtà: il titolo è finito nelle mani di Lewis in questo concitato, pazzesco finale con gente esultante sia al box Ferrari, sia al box McLaren.
DELUSIONE FERRARI - La Ferrari si consola col titolo iridato costruttori. Non ha perso il titolo più importante perché oggi Hamilton ha chiuso quinto dietro ad Alonso, Raikkonen e Vettel. Ha perso per i tanti piccoli errori e problemi che durante l’anno hanno determinato questa classifica. Oggi a Hamilton bastava arrivare quinto e così, sia pur rocambolescamente, è stato. Ma arrivare a questa gara in questa situazione è stato obiettivamente decisivo. E i rimpianti sono enormi come la delusione di Felipe sul podio. Massa ha disputato la stagione migliore della sua vita, ha vinto 6 GP, uno in più del rivale. La F2008 anche oggi ha dimostrato di essere la vettura globalmente migliore. Ma il campione è Hamilton.
TRAPPOLE - E dunque onore a questo 23enne inglese che iscrive il suo nome nel più prestigioso degli albi d’oro. Meritatamente anche perché come già successo in Cina Lewis ha innanzitutto sconfitto i fantasmi e dribblato tutte, ma proprio tutte le trappole disseminate sui 71 giri di questa folle corsa. L’acquazzone a due minuti dal via, la prima curva, gli attacchi di Vettel e Alonso che gli hanno soffiato la posizione dopo il primo pit stop. Poi una gara di gestione perfetta, ben aiutato dal muretto McLaren. Ma a 7 giri dalla fine ancora la pioggia a rimettere in discussione tutto. Massa che taglia il traguardo, la Toyota di Glock che non si ferma, il sorpasso di Vettel, la Torcida che urla facendosi sentire anche in Europa, la forza di non mollare e andare a passare Glock a due curve dal traguardo. Stavolta il punto in più ce l’ha lui, l’incubo è diventato sogno. Complimenti Lewis.


Da la gazzetta dello sport

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